lunedì 17 agosto 2009

nuovo sondaggio!

carissmi!
ecco a voi un nuovo sondaggio, per darvi la possibilità, ancora una volta, di prender parte a quel gioco di illusioni che è la democrazia di nickie4president!
la vostra beneamata metterà a dura prova la vostra materia grigia con un sondaggio dall'indubbio spessore filosofico!
partecipate numerosi perchè...la partecipazione è il primo passo verso la democrazia!

mercoledì 12 agosto 2009

stai dimenticando...

raccontami chi sono, perchè io non lo ricordo più...
e dimmi se tutto continua, perchè qui finisce quello che ero e qui inizia quello che sono...e allora tutto continua...
e qui era tutto quel che avevo e qui era tutto quel che volevo...e dimmi se tutto continua...
dimmi che tutto continua, e quel che qui avevo qui ho...e quel che qui volevo qui voglio...
dimmi che tutto continua...se tutto continua tutto quel che voglio è quel che ho...se tutto continua quello che ero è quello che sono...se tutto continua non raccontarmi chi sono...
io lo ricordo.

lunedì 10 agosto 2009

tutto tranne le stelle...

e mi torna alla mente quella notte in spiaggia...
anche allora era s. lorenzo...le stelle cadenti...l'estate...qualche bugia di troppo...e la mia voglia di dire la verità, il mio desiderio di piacere nonostante qualche sbaglio di troppo commesso, l'attitudine a ripetere gli errori e a volerseli far perdonare.
quella notte non ha funzionato.
ti ho raccontanto di una storia vecchia. ancora una volta, la seconda volta. e per la seconda volta, mi dispiaceva, ma non avevo saputo evitarlo. e per la seconda volta mi dispiaceva perchè poteva dispiacerti, ma non ero dispiaciuta di me.
e poi tutto è precipitato.
tutto tranne le stelle.
e mi son trovata a passar una notte insonne. e ti sei trovato me, il giorno dopo. e non avevo nulla da dirti, se non che mi dispiaceva, che davvero non avevo misurato la portata degli eventi...
ma lo sapevo io, e lo sapevi anche tu. che io avrei continuato a vivere come ho vissuto. e tu anche.
lo sapevi anche tu, che io poi ci avrei scherzato su. lo sapevi che alternativamente ti avrei detto che mi dispiaceva e che era la miglior cosa avessi fatto nella mia vita.
quello che nessuno dei due sospettava era star qui, anzi, un po' qui e un po' lì, alcuni anni dopo.
e non avrei mai creduto, alcuni anni dopo, di star a scrivere di quella sera. speravo che l'avrei dimenticata. e invece no.
quella serata è indelebile. e cerca di ricordarmi quanto ancora ci provavamo. e cerca di ricordarmi quanto ci tenevo, quanto romanticismo mi dipingessi tutt'attorno, quanti desideri appesi alle stelle cadenti ancora avessi.
e le stelle cadenti cadono ancora...ma alleggerite dal peso di sogni troppo ingombranti, perfino per loro.

jeoffrey & jenny

il mondo animale mi è familiare.
forse abbiamo qualche grado di parentela...forse sono un pazzo gatto, troppo indolente per accettare la popolare nomea di opportunista senza cuore...un pazzo gatto travestito da umano...che divertente travestirsi...io mi travesto ogni giorno...e chi crede di non farlo è soltanto un infaticabile idealista, sordo ai richiami della raltà.
ieri ho incontrato jeoffrey.
l'avevo incrociato alcuni giorni fa, proprio nella strada di casa, ma troppo impegnata nelle mie conversazioni telefoniche non gli ho prestato troppa attenzione. bè, per diritto di cronaca: neanche lui a me. e poi andavamo in direzioni diverse.
ma ieri no. ieri jeoffrey era vicino a un'automobile. e io mi dirigevo verso casa.
lui era lì...che begli occhi. stavolta ci siamo avvicinati. era strano. non ho ben capito cosa avesse. prima ho pensato cercasse soltanto l'approccio, ma poi mi ha guardato con quel suo sguardo così aggressivo, un po' tagliente...e ha iniziato ad avere qualcosa di tanto simile alle convulsioni.
ero spaventata, è vero. ma più di tutto, ero inorridita. il paranormale non mi spaventa. ma il razionale che mi prevarica all'improvviso, senza possibilità di seguire il corso degli eventi, bè...quello sì, mi spaventa.
gli ho detto qualche parola, così, dolcemente. ma non ha funzionato. e sono andata via.
mentre camminavo pensavo che jeoffrey non era così magro l'ultima volta che l'avevo visto. forse per quello mi sembrava così indisponente, quasi ce l'avesse con me.
hey jeoffrey, che colpa ne ho se sei un gatto randagio e non trovi di che nutrirti?
jenny è diversa...non è randagia, abita in un appartamento che io forse non potrò permettermi neanche nei prossimi dieci anni...ecco i vantaggi di avere un padrone, forse...e poi jenny è un cane...non ti conosce ma si avvicina. ti dà una possibilità anche se tutto quello che stai cercando di fare e salire al tuo appartamento.
e siamo così noi, anche quando ci travestiamo da umani.
pieghiamo la nostra natura all'esigenza del momento...
socievoli soltanto quando la pancia è piena...

venerdì 7 agosto 2009

l'elemento...

carissimi sostenitori!
molti saranno già in pieni preparativi per le agognate vacanze, ma io resisto alle tentazioni della carne, e infaticabile mi scrollo di dosso la vostra inattitudine e come un mulo proseguo...lavoro...e la mente non si arresta.
e stasera torno ad essere ispirata. lentamente. ma intensamente. ho una tal voglia di rivelarmi, sinceramente. schiudermi, dolcemente. e vivere, intensamente.
troppe persone attorno mi distolgono dal mio elemento. e il mio elemento è l'aria. e l'aria è libertà. ma quando si è troppo liberi l'aria di fa rarefatta e allora si cerca quell'aria più chiusa ma anche più calda.
e io voglio soltanto avere il coraggio di respirare. a pieni polmoni, iniziare a respirare...
carissimi...voi sapete che nel nostro caro paese io son tornata per una missione. non dimentichiamolo.
ma mentre lo teniamo bene a mente, rilassiamoci.
voi prendete pure il sole. io inizio a stufarmi dell'ombra. non è detto che vi raggiunga lì dove tutto è folla...ma son stanca dell'ombra...
nickie4president sta tornando nel suo elemento...
:)

martedì 28 luglio 2009

tornerò a respirare...

sempre mi prenderà la voce del mare, soave...e tornerò a sorridere...tornerò a farmi cullare, e tornerò ad abbandonarmi...e ogni giorno ti penserò, per un solo attimo io ti penserò...
quest'aria estiva rilassa lo spirito, più ancora che non la primavera...avrebbe dovuto essere una primavera rigogliosa, e invece è stata più spenta di un lento autunno, più grigia di un gelido inverno...
e allora ho aperto la finestra...a poco a poco ho lasciato che entrasse l'aria e con lei i rumori...le musiche...le sonorità delle esistenze che ballano, instancabili ballano...
e mai come adesso sto sperando di non sbagliarmi...
e sempre mi porterò dentro la voce soave del mare...

venerdì 29 maggio 2009

spostamenti di superficie...lavori in corso terminati...

l'ho detto...
ho cercato per così lungo tempo la profondità dove profondità non c'era...e pensando di portare alla luce tesori nascosti da tempo, spostavo la superficialità e con la stessa restavo in superficie.
quanto è strano il mondo quando qualcosa ci scappa tra le labbra, prima che possiamo rendercene conto.
e come è strano il nostro umore quando ci confrontiamo con il mondo e nel confronto troviamo il coraggio di capire cosa non è andato.
e sono fragile ma incorrutibile. e sono affranta ma serena.
nessuna canzone in sottofondo...
è il flusso dei pensieri, silenziosi ma non muti. coraggiosi senza arroganza.
tutto è cristallino...e non passerà molto tempo prima che diventi cristallo. e tutto torna alla stabilità.
prima o poi tutto torna. quel che non si sogna non si può vivere.
e sorrido...

lunedì 18 maggio 2009

e sorrido...

cosa c'è al di là dei luoghi comuni?
e cosa c'è al di là delle frasi di cortesia?
come dopo la siepe è difficile trovare un palazzo di cemento, piuttosto si stendono sterminati i campi, così dietro le banalità è buona norma trovarne altre, non nuove, non brillanti, non diverse...un mare di banalità, e quando non si è troppo fortunati, un oceano.
e cosa dire delle frasi che non banali, eppure banalmente si ripetono fino a perder lo smalto che le aveva rese in qualche modo interessanti?
forse non resta davvero molto da dire.
quello che infine risulta sconvolgente è che le persone non sono esenti dalle stesse dinamiche che contagiano le situazioni. e anzi, le persone sono le situazioni che si costruiscono.
allora esistono persone banali, quelle che lo smalto non ce l'han più nemmeno sulle unghie.
e mi scopro ad aver un bel dire sugli uni e sugli altri, ma la realtà mi piega banalmente alle sue assurdità. la mia voglia di compiacere supera le attitudini superomistiche, e l'egocentrismo cede di malavoglia il passo al gregge, che finisce per raccogliermi.
si perde la maggior parte del tempo a convincere gli altri che si è trattato soltanto di un equivoco, che si è stati brutalmente fraintesi...
io questo tempo me lo tengo stretto, e anzichè chiedere scusa, mi fermo a guardare.
e con il senno di poi, sorrido.

domenica 29 marzo 2009

de rerum natura (lucrezio & co.)

e ti porterei dove fa così tanto caldo, in arabia...e dopo verso freddi, gelidi campi di neve...(patti s.)
incantevoli sostenitori!
voi sì, siete il mio incanto: vi manifestate quando la mia immaginazione si diletta e proietta le vostre belle facce proprio qui, tutte attorno a me...attorno mentre io sono sullo stage (non il tirocinio, carissimi...il palco!).
in questa serata primaverile, non posso non pensare a voi. difatti, negli scorsi mesi, giorni, istanti, tutto era gelo dentro e fuori. ma con la primavera tutto o perlomeno qualcosa inizia a germogliare...ancora una volta ricomincia...è il gioco della natura che di noi si prende gioco. e noi restiamo incantati a vederci cambiare dalle primavere che sfioriscono il mondo attorno a noi e noi stessi, ma che non deturpano la natura. perchè la natura delle cose è immutabile nel suo ciclico corso, nell'assenza di tempo, nell'infinità dello spazio. è un'energia che si auto-rigenera e si fa beffe dei pannelli solari.
e mi ricordo di quando ho pensato alla natura che ci osserva e ci vede declinare, a poco a poco o tutto d'un tratto, la nostra tendenza all'ideale...ci perdiamo, nella vita ci perdiamo più che nella morte. riscopriamo la nostra divinità aspirando all'ideale, e nel crescere dimentichiamo entrambi: divinità e ideale.
qualunque cosa significhi per ciascuno, l'ideale si dipinge di quei colori con cui immaginavamo noi stessi da bambini, di quando sentivamo in anticipo o con grande ritardo (?) quel che avremmo voluto essere. gli eventi trascinano e definiscono chi siamo, a volte senza chiederci alcun consenso.
e allora rivedo la bambina che fuori dal finestrino sognava e immaginava. e per lei era poetica la natura, la strada, il mare, le rotaie, e più di tutto il cielo, le nuvole, gli uccelli e il vento...
e all'improvviso non rivedo più quella bambina...mi guardo intorno, l'ho persa, ancora una volta l'ho persa, la cerco...e la ritrovo.
riflessa nello specchio.

giovedì 12 febbraio 2009

farfalle

miei carissimi sostenitori!
oh quante volte siamo alla ricerca delle parole ad effetto, che però effetto non sortiscono affatto, e sinistramente assomigliano più ad attentati all'altrui pazienza che a folgoranti spruzzi di genuina genialità!
e perciò io vi risolleverò da questa brutalità, un po' come battiato risolleva la matta interlocutrice dalle paure e dalle ipocondrie...
e allora? che ne è di noi? dove siam finiti? che è successo mentre io non scrivevo?
alcuni impegnati con il lavoro, molti nella ricerca dello stesso, pochi fortunati con nuove esperienze tutte da raccontare, ma...non se ne trova mai il tempo!
io invece di tempo ne avrei in abbondanza, vero?
è vero.
io sono felice di potervi scrivere, di poter decidere non preventivamente ma così, un po' a caso, di cosa parlare e quando farlo.
il sole sta spuntando anche qui, nonostante i giorni di pioggia. e se è vero che è inverno, la primavera arriverà anche per me. e mi troverà più felice di adesso, più sorridente e perchè no...più simile alle farlalle cui ognuno vorrebbe assomigliare...
le farfalle han vita breve però, han dovuto passare attraverso un processo di cambiamento costantemente ignoto e in città non sopravvivono: han rinunciato da tempo a viverci.
potremo invece scegliere di che colore dipingere la nostra vita, di giorno in giorno...e di giorno in giorno rinascere, volare, posarci sul nostro fiore e volare via.
di nuovo...infinitamente, nel tempo e nello spazio.

venerdì 6 febbraio 2009

racconti di anton cechov

sono ancora sotto le suggestioni dei "racconti" di anton cechov...
qualcosa che individua un malessere senza tempo, se è vero che di tempo ne è trascorso dal secolo scorso...e intanto si sente l'odore della pioggia, la fresca aria autunnale...e il cielo è plumbeo...serenamente, tutto è come è sempre stato...
"[...] non c'è muraglia che non si possa sfondare, ma gli eroi del romanzo contemporaneo, per quanto io li conosco, sono troppo timidi, fiacchi, indolenti e diffidenti, e troppo presto si rassegnano al pensiero di essere degli sfortunati, di essere stati ingannati dalla loro stessa vita personale; invece di lottare, criticano soltanto, chiamando volgare il mondo e dimenticando che la loro stessa critica a poco a poco diventa una volgarità." (a. cechov)

venerdì 23 gennaio 2009

riflessi di luce nello specchio

non è stato tantissimo tempo fa...o forse era soltanto ieri...
a volte mi sembra che la mente abbia viaggiato più di quanto potesse fare il corpo...e che il tempo si espanda e si comprima a velocità disumane.
eppure il calendario mi ricorda che un mese fa precisamente atterravo nuovamente in italia.
e il tempo non ha lasciato insoluti i problemi, e non ha lasciato le mie perplessità ancora appese a mezz'aria...ma è arrivato in sogno e mi ha bisbigliato che così va la vita. e che a volte non le piacciono le mie intromissioni.
e così aspetto i segni con cui credo di imprimere una traccia nella mia vita. eppure lascio che sia lei a farci qualcosa, perchè so che ci sa fare...
son partita per l'australia in un tempo che era poco convincente per me, e ho vissuto per quasi nove mesi con la testa in giù e quando il sangue ha cominciato a venirmi alla testa ho iniziato anche a sentire che la giostra girava in fretta...e sono stata curiosa e ho lasciato che mi si intrattenesse...mentre mi si intratteneva non ho rinnovato il visto, non ho prolungato la mia permanenza, non ho approfondito più di quanto avessi già fatto...
sono salita di notte su un aereo e ho pianto, mi son gettata tutto alle spalle perchè ancora una volta la vita non voleva che mi intromettessi troppo.
e oggi sono felice di averla lasciata fare, sono felice che abbia iniziato a restituirmi quello che io avevo voluto lasciare...e sono felice, straordinariamente felice che non mi abbia tolto nulla...che mai mi abbia tolto nulla...
nick una sera mi ha detto: "in qualunque posto del mondo, le persone combattono per le stesse cose, desiderano le stesse cose, devono vivere attraverso gli stessi processi...vogliono tutte, senza alcune distinzione, essere felici"...
a volte, scappando per la finestra ci si accorge che il nostro universo si è espanso. ed è prepotentemente rientrato nella nostra casa dalla porta principale.
ci sono cose che piacciono, che abbiamo sempre sperato. non c'è alcuna ragione per fingere indifferenza.