cosa c'è al di là dei luoghi comuni?
e cosa c'è al di là delle frasi di cortesia?
come dopo la siepe è difficile trovare un palazzo di cemento, piuttosto si stendono sterminati i campi, così dietro le banalità è buona norma trovarne altre, non nuove, non brillanti, non diverse...un mare di banalità, e quando non si è troppo fortunati, un oceano.
e cosa dire delle frasi che non banali, eppure banalmente si ripetono fino a perder lo smalto che le aveva rese in qualche modo interessanti?
forse non resta davvero molto da dire.
quello che infine risulta sconvolgente è che le persone non sono esenti dalle stesse dinamiche che contagiano le situazioni. e anzi, le persone sono le situazioni che si costruiscono.
allora esistono persone banali, quelle che lo smalto non ce l'han più nemmeno sulle unghie.
e mi scopro ad aver un bel dire sugli uni e sugli altri, ma la realtà mi piega banalmente alle sue assurdità. la mia voglia di compiacere supera le attitudini superomistiche, e l'egocentrismo cede di malavoglia il passo al gregge, che finisce per raccogliermi.
si perde la maggior parte del tempo a convincere gli altri che si è trattato soltanto di un equivoco, che si è stati brutalmente fraintesi...
io questo tempo me lo tengo stretto, e anzichè chiedere scusa, mi fermo a guardare.
e con il senno di poi, sorrido.
Nessun commento:
Posta un commento