venerdì 12 dicembre 2008

i'm (not) gonna leave you...

questi sono i giorni della più nera desolazione...questi non sono tempi per i deboli di cuore...
e mentre non ascolto altro che la pioggia che scende sul soffitto spiovente della mia stanza, questa canzone mi pervade...
ancora pochi giorni, e anche questo viaggio è finito...
è indicibile la portata di emozioni che mi ha regalato, di maturità che almeno talvolta mi ha concesso, di sogni che ha ravvivato.
quando da piccola sognavo l'australia, non sarei mai stata capace di prevedere la portata di quello che è stato il mio viaggio effettivo.
una gran parte di me resta qui, molti non la conosceranno mai, e forse è la parte più profonda di me...la parte meno lavorata, la più autentica, quella che tra contraddizioni e difetti è comunque venuta a galla, non piacendosi e non piacendo, ma coraggiosa, giorno per giorno, di manifestarsi.
il ritorno in italia, non è affatto un ritorno. è un nuovo viaggio, un viaggio tutto nuovo, che già fa prevedere alcune difficoltà, ma anche importanti gratificazioni.
è il viaggio più diffcile, perchè ogni volta che si torna si fa sempre un po' fatica a riconoscere gli altri e a riconoscersi in loro. è il viaggio più difficile, perchè dopo tanto errare attorno, bisogna passare attraverso...
è un viaggio nell'anima, è una potenzialità che si afferma, è l'ebbrezza del nuovo e il terrore di una sconcertante scoperta.
nessun viaggio è ritorno...e nessun viaggio è mai soltanto partenza...

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