domenica 20 luglio 2008

wicked, il musical di broadway

quanto siamo soggetti alle pressioni altrui e poi ne diventiamo quasi oggetti inanimati? quanto gli altri ci forgiano, per rassicurarsi che tutti la pensiamo allo stesso modo, che tutti conserviamo la media, che nessuno trasgredisca, che nessuno resti troppo immacolato, che ognuno sia un pò da biasimare ma non troppo, criticabile ed ecomiabile al cambiar del vento...
a volte mi sento lontana anni luce da tutto questo...
pochi giorni fa ero a teatro, a vivere uno dei musical più popolari dei nostri tempi: wicked, il musical di broadway...
è uno spettacolo che dà i brividi, e facilmente strappa qualche lacrima...
no, non c'è nulla di sentimentale...è una nostalgia che riporta a se stessi, a ciascuno, a come ognuno aveva immaginato il mondo che era il proprio mondo senza alcuna discrepanza o contraddizione, a come a ognuno era stato detto che son soltanto sogni...
gli animali non possono parlare...è questo che viene scritto da alcuni studenti indisciplinati sulla lavagna...ed è un messaggio diretto al loro insegnante, la capra...che diventa presto detto il capro espiatorio...
è stato un passagio ricco di implicazioni per me...
per me che ancora spero gli animali parlino, e intimamente lo credo...

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