ho aperto la porta. e cigolava chiaramente, perchè non ci tornavo da anni...e ho camminato, e il legno scricchiolava sotto i miei piedi...e vi avevo promesso che avrei provato a restare sospesa, ma ce ne vuole di forza di immaginazione quando tutto si muove sotto di te, e dentro resta uguale.
e sono inciampata in una buccia di mandarino, che non aveva più l'odore, e anche il ricordo si stava deteriorando, e no che arancione non è il mio colore preferito ma posso elencare più di una ragione perchè mi piaccia.
l'insetto morto era sempre lì, nella stessa posizione, prima che la bambina ci passasse accanto con suo padre...era a pancia in su, stecchito, e mi sono ricordata di un libro mai letto, però l'inizio era allettante.
e ho trovato il fiore di plastica, era la margherita celeste e bianca con il gambo verde. però non quella nel vaso, era quella cresciuta non si sa come sul prato finto. e mi viene in mente che gli olandesi fanno sembrare naturale la natura, ma studiano tutto loro, e mi sembra come se d'annunzio abbia contato le rime, e non sapendo che altro scrivere abbia digitato sulla tastiera del suo inarrivabile laptop "oh ermione".
inizio a soffocare.
ho trovato la fotografia di mio fratello in cornice, ma non sono sicura sia lui, perchè assomiglia così tanto a mio padre che potrebbe essere lui piuttosto. e mi viene in mente quando con mia sorella stendevamo la coperta e abbassavamo la tapparella...pioveva rigorosamente e ci distendevamo. mia madre usciva un attimo a far la spesa, era pomeriggio ma era grigio perchè si avvicinava la sera. e mangiavamo le patatine. ti ricordi, ro?
c'è troppa polvere in questo posto, e non c'è modo di aprire quella finestra, che non si è mai aperta. è la mia finestra sul mondo, si guarda attraverso ma non c'è via d'uscita e non mi è permesso l'accesso.
l'atmosfera è ovattata..."mi hai sentito parlare? mi capisci? hai sentito la mia voce?" e allora, mi terrai la mano? nonostante la distanza, mi terrai la mano?? "qualcuno mi sentirà?"
spalanco la porta..."il silenzio è d'oro, il mio corpo è un tempio, ma niente è semplice, qualcosa è stato rubato, sono stata distrutta".
nella mia casa non c'è nessuno, sono tutti usciti ma tornano tra un attimo. io sono sulle scale vicino alla soffitta, e allora prima che tutti tornino, prima che torniate, devo ricordarmi che il mio colore preferito è il giallo, che l'arancione mi piace ma in questa nazione sarebbe anacronistico, che i mandarini mi piacciono ma l'odore è troppo forte, che non ho un fratello in una foto in bianco e nero, e non sono sicura di nulla a riguardo della margherita celeste e bianca con il gambo verde.
e allora torno dentro la soffitta, e neanche provo a soffiare sulla polvere, c'è polvere ovunque, e forse nulla è stato più lucido prima d'ora, prima che camminassi e shirley manson mi intimorisse, fingendo che il silenzio sia d'oro.
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