aspettando di essere ispirata...a un certo punto prima di addormentarmi sono saltata giù dal letto...quante cose sono accadute...è sempre così, vero?
sono tornata ormai da 2 settimane a melbourne...e non so spiegare quanto, nonostante tutto, io sia felice di essere qui...di nuiovo troppo lontana, troppo sfuggente...e troppo confusa per poter affrontare il nuovo giorno...
la vacanza in queensland è stata paradossalmente più predittiva di un viaggio in tibet...e ho capito più cose in una settimana di anelato oceano, che in tutta la mia vita...
ci sono ancora troppe cose che non fanno per me...e le speranze che io diventi un'altra persona per assecondare la mia insaziabile voglia di piacere e di piacermi si assottigliano velocemente.
e allora da cosa inizio?
prima di inziare, devo finire...
e ammettere che l'ultimo anno è stato sfacciamente infelice, ed è volato fino a questo momento senza altra attitudine che non quella di non pensare...e allora...
gli ultimi 9 anni sono da buttare...
e ricordo quando un giorno in gita avevo luciana accanto...
e ho volontariamente rotto uno specchio e lei mi ha gridato "no! sono 7 anni di disgrazia!" e io le ho riso dietro...e guardiamoci adesso...
sono dall'altra parte del mondo a chiedermi ancora chi sono, ma con una precisa idea di quello che non voglio più essere.
che ne è stato degli ultimi 9 anni? che siano da buttare o meno, poco importa. sono lontani anni luce da me, e nulla potrà portarli indietro...
cosa ne è adesso? delle speranze? delle illusioni? delle bugie? delle risate soffocate? degli sguardi amari?
e dopo tanto tempo ritorno in salotto, quando ancora dipingevo su una tela un'idea che poi sarebbe cambiata.
ma questa volta non lascerò la tela incompiuta. e sarà quello che avevo pensato. tanti colori. tanti puntini indefiniti in uno spazio circolare, in un tempo giovane.
niente fuochi al centro della tela. nienti sfondi cupi. niente significati nascosti.
e allora basta con le dietrologie.
i'm on the rise again.